Friday, March 18, 2011

Condominio, vietato abbandonare oggetti sul pianerottolo.


Chi ha l'abitudine di abbandonare gli oggetti sul pianerottolo può essere costretto a pagare i danni agli altri condomini. La Cassazione (sentenza 5474/11) ha accolto il ricorso di un condominio di Genova che nei due precedenti gradi di giudizio si era visto negare i danni chiesti ad una condomina che lasciava oggetti sul pianerottolo davanti al suo appartamento. Il giudice di pace di Genova e il Tribunale avevano dato torto al condominio, ma la Suprema Corte ha accolto il ricorso perchè alla condomina era stato contestato «l’inadempimento del regolamento condominiale» ed era legittimo chiederle i danni. Ora si terrà un nuovo processo davanti al Tribunale di Genova che dovrà anche quantificare i danni a favore del condominio.

Fonte: LaStampa

Thursday, March 17, 2011

Il posto auto e gli abusi.


Un condomino non può pretendere di parcheggiare nell'area condominiale in modo da impedire ad altro condomino di entrare o uscire con la propria auto dal posto macchina a lui riservato. Se il trasgressore, invitato a spostare l'auto che impedisce al comproprietario di allontanarsi con la propria vettura, si rifiuta di farlo, incorre nel reato di violenza privata ( articolo 610 del Codice penle ).

In  prima battuta si può sollecitare l'amministratore ad intervenire affinchè imponga all'incivile condomino, se del caso ricorrendo al giudice, il rispetto del regolamento. Non è comunque una situazione facile da risolvere se il condomino trasgessore non accetta le regole della civile convivenza.

Fonte: Avv. Germano Palmieri de Corriereconomia

Wednesday, March 16, 2011

Rumore proveniente dalla ventola d'aspirazione e criteri di valutazione dell'intollerabilità.


Cassazione, Sez. II civile, sentenza 11/02/2011, n. 3440.
Il limite di tollerabilità non è assoluto, ma relativo alla situazione ambientale, secondo le caratteristiche della zona, per cui tale limite è più basso in zone destinate ad insediamenti abitativi, ma è anche vero che la normale tollerabilità non può essere intesa come assenza assoluta di rumore. In altri termini, il fatto che un rumore venga percepito non significa anche che sia intollerabile.

La normale tollerabilità, poi, va riferita alla sensibilità dell’uomo medio, Non si può, infine, non tenere conto della durata continua o della occasionalità delle immissioni sonore.
Nella specie i giudici di merito, ritenendo scarsamente percepibili le immissioni di rumore, hanno tenuto conto di tutti gli elementi essenziali (il rumore della ventola d’aspirazione era percepibile solo nelle ore serali o notturne; la ventola era situata in immobile addirittura non confinante con quello della attrice e funzionava solo quando veniva usato il bagno, per eliminare i cattivi odori).

Tuesday, March 15, 2011

Cassazione: divieto di tenere animali in condominio, decidono i condomini all'unanimità.


(Cassazione civile n. 3705 del 15.2.2011)
Una controversia avente ad oggetto la possibilità di tenere animali nell’appartamento in condominio offre alla Corte di cassazione l’occasione di tornare ad occuparsi dell’approvazione e modifica del regolamento condominiale di natura “contrattuale”. Le clausole del regolamento che impongono limitazioni ai poteri e alle facoltà spettanti ai condomini sulle parti di loro esclusiva proprietà incidono sui diritti dei condomini, venendo a costituire su queste ultime una vera e propria “servitù reciproca”.

Ne consegue che tali disposizioni hanno natura contrattuale e, dunque, vanno approvate e possono essere modificate solo con il consenso unanime dei condomini. Più in particolare, secondo i giudici di legittimità l’unica fonte che giustifica atti dispositivi che limitano i diritti esclusivi di ciascun comproprietario va necessariamente individuata nella “volontà” dei singoli. La possibilità di imporre limiti all’esercizio della proprietà esclusiva, dunque, esorbita dalle attribuzioni dell’assemblea, alla quale è conferito il solo potere regolamentare di gestione della cosa comune, provvedendo a disciplinarne l’uso e il godimento.

Il divieto di tenere animali domestici negli appartamenti condominiali, pertanto, limitando il diritto esclusivo di ciascuno, non può essere contenuto negli ordinari regolamenti approvati a maggioranza semplice, non potendo detti regolamenti importare limitazioni delle facoltà comprese nel diritto di proprietà dei condomini sulle porzioni del fabbricato appartenenti ad essi in via esclusiva (Cass. civ. n. 12028/93).

Alla luce di tali considerazioni, è stata confermata la nullità della delibera con la quale l’assemblea aveva disposto la modifica del regolamento nella parte in cui era previsto il divieto di tenere in casa e in qualsiasi spazio comune condominiale animali di qualsiasi genere, dovendo tale delibera essere necessariamente approvata all’unanimità e non a maggioranza semplice.


Monday, March 14, 2011

Riforma del condominio in attesa di modifiche.


Per la riforma del condominio gli esami non finiscono mai. E' iniziata, alla commissione Giustizia della Camera, la discussione del Ddl Ac 4041, già passato all'esame del Senato lo scorso gennaio. «Siamo pronti a ridefinire i punti che meritano di essere corretti - spiega Salvatore Torrisi (Pdl), relatore del provvedimento - ma l'impianto del testo uscito dal Senato mi sembra buono. E prevedo tempi di approvazione in commissione, dopo le audizioni dei rappresentanti di amministratori e proprietari immobiliari, entro uno o due mesi al massimo».

La riforma è uscita dal Senato con un voto quasi unanime (astenuti Udc e Idv) ma con un punto interrogativo, quello sulla capacità giuridica del condominio:  Una questione molto dibattuta tra i giuristi ma considerata poco pertinente dal padre della riforma, Michele Costantino, docente all'università di Bari, che intervenendo al convegno organizzato da Anapi (amministratori immobiliari) in città il 4 marzo ha chiarito che la mancanza di un patrimonio condominiale diffuso rappresenta un ostacolo. E che l'introduzione di questa figura giuridica costituirebbe una complicazione, mentre la riforma ha lo scopo esattamante opposto

Sulla questione della modifica delle tabelle millesimali è stato Pierantonio Lisi, ricercatore all'università di Foggia, che ha ripreso i temi della sentenza della Cassazione a sezioni unite n. 18477/2010. Nella riforma, infatti, si parla della possibilità di modificare a maggioranza, in determinati casi, la tabella millesimale di ripartizione delle spese. Lisi ha spiegato che la tabella non fa che rappresentare le quote relative al diritto di proprietà e non è, invece, fondativa di questo diritto, proprio come avviene con i terreni demaniali dove gli aspetti dichiarativi non attengono alla sostanza del diritto dello stato su quel bene.

Un'altra delle questioni più controverse della riforma è rappresentata dalle garanzie che l'amministratore deve prestare ai condomini sul rischio di fuga con la cassa, un fenomeno che non smette di preoccupare i proprietari immobiliari.

Nel testo della riforma è stabilito che l'amministratore, all'accettazione della nomina (ma solo se ne viene richiesto dall'assemblea) debba presentare ai condomini una polizza di assicurazione che copra un importo pari ad almeno il bilancio annuale. Un bel peso economico, che alle associazioni degli amministratori non va proprio giù. Nel testo di un Ddl giacente da mesi alla Camera, presentato da Lino Duilio (Pd), si parla invece di un fondo di garanzia alimentato da un prelievo del 4% sui compensi degli amministratori. «So di questo problema - prosegue Torrisi - e sono sicuro che anche su questo punto si troverà un accordo. Il mio scopo è di raggiungere una maggioranza il più possibile ampia e condividere il testo e le modifiche.

Tra queste ci sarà, comunque, un intervento sull'elenco degli amministratori condominiali presso le camere di commercio, che andrebbe reso più snello. In ogni caso siamo pronti a rivedere in dettaglio il testo della riforma, lasciandone però immutato l'impianto».

Fonte: Saverio Fossati su Il Sole 24Ore

Friday, March 11, 2011

Condomini non a norma.


Molta strada ancora per arrivare a un con­do­minio con le carte in regola.
Lo dimostrano i risul­tati dell’ultimo sondag­gio svolto dall’Anaci, asso­ci­azione di ammin­is­tra­tori con­do­miniali, in col­lab­o­razione con Cen­sis Servizi. Dalla ricerca emerge che un palazzo su tre non ha il cer­ti­fi­cato di agi­bil­ità. Sec­ondo gli ammin­is­tra­tori, nella mag­gior parte dei casi si tratta di immo­bili costru­iti prima dell’introduzione dell’obbligo. E la per­centuale risulta in linea con i dati dell’Istat, che ha cen­sito più di 2 mil­ioni di edi­fici abi­ta­tivi — su 11 mil­ioni — costru­iti prima del regio decreto 1265/1934 (con cui è stato introdotto l’obbligo di pro­durre il certificato).

Nel caso degli immo­bili più recenti, invece, l’assenza della doc­u­men­tazione è attribuita a “dif­fi­coltà di ricerca”. In tutti i casi, comunque, ci vorrà più rig­ore quando la riforma del con­do­minio diven­terà legge. Il nuovo arti­colo 1130 del codice civile, infatti, impone all’amministratore di con­ser­vare, tra l’altro, “tutta la doc­u­men­tazione iner­ente allo stato tecnico-amministrativo dell’edificio e del condominio”.

Nello stesso fas­ci­colo, quindi, il pro­fes­sion­ista dovrà con­ser­vare anche altri atti come il cer­ti­fi­cato di pre­ven­zione incendi, la ver­i­fica bien­nale della messa a terra e il doc­u­mento di val­u­tazione dei rischi. Su questo punto il sondag­gio Anaci evi­den­zia che, in un caso su quat­tro, gli edi­fici con riscal­da­mento cen­tral­iz­zato sono privi dell’attestazione anti-incendio: l’obbligo scatta solo per le cal­daie di mag­giori dimen­sioni — e quindi non è detto che si sia sem­pre in pre­senza di vio­lazioni — ma certo il dato impone atten­zione. Ancora meno dif­fusa è la ver­i­fica bien­nale dell’impianto di terra in campo elet­trico (53% degli edi­fici, sec­ondo il sondaggio).

Un dis­corso a parte va fatto per il doc­u­mento di val­u­tazione dei rischi, che risulta pre­sente in meno di un palazzo su quat­tro. Il dato potrebbe sem­brare molto basso, ma bisogna con­sid­er­are che la norma riguarda solo i con­domìni che hanno dei dipendenti.

La ricerca è stata real­iz­zata par­tendo da 773 ques­tionari com­pi­lati online da altret­tanti pro­fes­sion­isti ader­enti all’Anaci. Il cam­pi­one, quindi, rap­p­re­senta una base qual­i­fi­cata, per­ché esclude i 277mila ammin­is­tra­tori “fai-da-te” che curano un unico sta­bile. I risul­tati, però, mostrano che anche tra i pro­fes­sion­isti ci sono ampi mar­gini di miglio­ra­mento sotto il pro­filo della rego­lar­ità documentale.

Per quanto riguarda gli ascen­sori, è risul­tato che tutti gli impianti sono in regola con le ver­i­fiche ordi­narie bien­nali, segno che la minac­cia del blocco d’esercizio — pre­visto in caso di inadem­pienze — si riv­ela uno stru­mento molto efficace.

Fonte: Attico.it

Thursday, March 10, 2011

Motore ascensore, lavori di manutenzione e riparazione, responsabilità penale.


Trib. pen. Salerno, , 3 maggio 2002.
L'obbligo generico di cautela, previsto dall'art. 375 del D.P.R. 547/1955 in materia di esecuzione di lavori di riparazione e manutenzione, può essere adempiuto in molteplici modi, tenuto conto della situazione concreta in cui l'intervento di riparazione deve essere effettuato. Nel caso in cui debba essere prelevato il motore di un ascensore, non si riscontra alcuna violazione alla predetta regola cautelare e non si determina alcuna responsabilità penale in capo alla ditta di manutenzione, se il motore sia asportato mediante attrezzature meccaniche piuttosto che preventivamente smontato nei suoi singoli componenti e sollevato dagli operai.


Wednesday, March 9, 2011

Cassazione: parcheggi selvaggi? Scattano le manette se si impedisce l'uscita di altre auto. E' violenza privata.


Con la sentenza n. 7592 depositata il 28 febbraio 2011 la quinta sezione penale della Corte di Cassazione ha stabilito che può integrare il reato di violenza privato il comportamento dell'automobilista che, parcheggiando la propria automobile nel cortile del condominio senza dare spiegazioni, impedisce l'uscita degli altri veicoli. La Corte ha stabilito che, in casi del genere, non rileva la circostanza che l'agente avesse smarrito le chiavi, non avendo questo fornito personalmente informazioni in merito allo smarrimento.

Nel caso di specie, il ricorrente era stato condannato a trenta giorni di reclusione per violenza privata, di cui all'art. 610 c.p. per aver intenzionalmente parcheggiato la sua auto in modo da impedire l'uscita di un altro condomino omettendo, nonostante le sollecitazioni, a rimuovere l'automezzo e costringendo la persona offesa dal reato a non potersi allontanare. In seguito alla condanna, l'uomo aveva proposto ricorso per cassazione sostenendo, oltre all'intervenuta prescrizione, che la Corte d'appello avesse erroneamente ritenuto provata la circostanza dell'intenzionalità della sua condotta, dovuta allo smarrimento delle chiavi.

La Corte di Cassazione accogliendo il motivo di ricorso in merito alla prescrizione, ha però rigettato il motivo attinente alle statuizioni civili della sentenza di merito, confermando il risarcimento del danno in favore della persona offesa dal reato. La Corte ha in sostanza ribadito che, essendo la sentenza della Corte d'Appello immune da vizi censurabili dalla Cassazione, senza l'intervenuta prescrizione del reato, l'agente avrebbe rischiato una condanna definitiva per violenza privata.

Fonte: Luisa Foti su Studio Cataldi

Tuesday, March 8, 2011

Travel insurance tips: Things to consider before purchasing a policy

Do you spend hours after hours making the perfect vacation plan but purchase your travel insurance policy at the last moment? You should realize the importance of buying a suitable travel insurance plan, which will cover your financial losses due to tour cancellation or lost baggage. This article suggests some travel insurance tips that will help you to purchase a policy as per your requirements.

8 Essential tips for buying travel insurance

At first, you need to check whether or not your existing policies provide coverage for financial losses away from your home. As for example, your medical insurance policy may cover your treatments when you’re traveling abroad. It’ll help you to avoid purchasing overlapping coverage.

Here are some more travel insurance tips that will help you choose a policy that will benefit you the most.

1. Shop around to compare rates: It is advisable that you shop around for insurance policies. It will help you to choose a policy that offers best coverage at an affordable rate.

2. Purchase policy through third party insurer: Though tour operators and travel agents sell travel insurance policies, yet it is always better to buy policy from an established insurance company.

3. Look for ways to maximize coverage: You can maximize your coverage if you purchase insurance policy at least 2 weeks before your trip

4. Look for policy with 24-hour assistance: Before purchasing a policy, check out whether or not it offers 24-hour assistance. It will help you to contact your insurance provider in emergency situations.

5. Check out which activities are covered: It is quite important to check out which activities are covered under your travel insurance policy, especially if you’re interested in adventurous activities like sky diving and bungee jumping

6. Make sure it covers personal liability: It is advisable that you check whether or not your policy covers personal liability. You may need it if someone files a lawsuit against you when you’re responsible for some accidental cause or damage.

7. Consider extra coverage option: If you’re traveling with expensive items (such as, jewelry, laptop, sports equipments, etc.), then you should consider purchasing extra coverage in order to insure those items.

8. Make sure you ask the right questions: Ask right questions while shopping for a travel insurance policy. Make sure you ask about the coverage and type of assistance the company will offer in case of medical emergency or some serious problem.

If you follow these travel insurance tips, then it’ll be easier for you to purchase a policy that will cover all your needs at an affordable premium cost.
(ArticlesBase SC #1113326)

Read more: http://www.articlesbase.com/insurance-articles/travel-insurance-tips-things-to-consider-before-purchasing-a-policy-1113326.html#ixzz1G2LqvL86

Infiltrazioni in casa: il condominio risarcisce il danno non patrimoniale.


Il condominio deve risarcire il danno non patrimoniale subito dalla proprietaria di un immobile che per ben 5 anni aveva subito infiltrazioni d'acqua piovana, causa il mancato rifacimento del tetto. A stabilirlo è il Tribunale di Firenze (sentenza 147/11) che ha accolto la domanda di risarcimento.

Ci sono voluti anni prima che il condominio decidesse di eseguire i lavori di rifacimento del tetto (parte comune ai sensi dell'art. 1117 codice civile), nonostante le innumerevoli diffide inoltrate dalla donna all'amministratore e agli altri condomini. Anche i tecnici nominati dallo stesso Condominio nel corso degli anni avevano concordato che fossero necessari lavori di riparazione di carattere definitivo. Questo, per il Tribunale, è un elemento decisivo per affermare la responsabilità del Condominio convenuto per l'omessa riparazione del tetto tanto da condannarlo a risarcire i danni cagionati all'attrice.

Non è stato riconosciuto nessun pregiudizio sotto il profilo del diritto alla salute (c.d. danno biologico), in quanto la signora non ha offerto alcuna prova di un qualche pregiudizio alla propria integrità psicofisica. Né sono risarcibili i disagi consistenti nell'aver qualche volta la donna rifiutato inviti a cena o al cinema perché costretta a restare a casa per verificare l'andamento delle infiltrazioni. Invece, va riconosciuta - a detta del giudice toscano - la risarcibilità del danno non patrimoniale per violazione del diritto di proprietà, rientrante nella categoria dei diritti fondamentali inerenti alla persona, tutelato alla stregua di un diritto fondamentale e costituzionalmente garantito, le cui restrizioni devono soggiacere al giusto equilibrio tra interesse generale e interesse privato.

Monday, March 7, 2011

Condominio, parti comuni e reati: a chi spetta il potere di querelare?


La Corte di Cassazione, più nello specifico la Quinta Sezione penale, con la pronuncia n. 6197 depositata in cancelleria lo scorso 18 febbraio, è tornata ad occuparsi della questione relativa ai reati commessi in danno delle parti comuni ed alla legittimazione a proporre querela per la punizione dell'autore dei medesimi. La sentenza, come si suole dire in gergo, non mancherà di far discutere. Il motivo?

Secondo la Suprema Corte "laddove vittima del reato sia un soggetto collettivo quale è il condominio è necessaria la querela della totalità dei componenti nella sua espressione istituzionale. Inoltre è da escludere che il singolo condomino possa esercitare una facoltà di questo genere con riferimento alla propria quota millesimale delle parti comuni dell'edificio" (Cass. 18 febbraio 2011 n. 6197). In sostanza se l'assemblea non delibera all'unanimità di dare incarico all'amministratore di presentare una querela, il singolo condomino non può agire pro-quota a tutela del proprio diritto sulle parti comuni. Una presa di posizione che, da quanto si legge nella sentenza, riporta in auge la distinzione tra condomini e collettività, quest'ultima intesa come soggetto di diritto autonomo rispetto ai primi.

Un modo come un altro per dire che il condominio è un soggetto di diritto. Una vera e propria rivoluzione copernicana rispetto a quanto costantemente ribadito dalle Sezioni Civili (cfr. su tutte Cass. SS.UU. n. 9148/08). A ben vedere, si tratta di un'affermazione non del tutto condivisibile. Qualunque sia la natura giuridica del condominio, infatti, non si può negare che le cose comuni siano oggetto del diritto di proprietà dei partecipanti, i quali in relazione agli accadimenti che le riguardano vedono variare, prima d'ogni cosa, il loro valore venale. Sottrarre ai comproprietari la possibilità d'agire per querelare l'autore di fatti criminosi, vuol dire prima d'ogni cosa negare la facoltà di tutelare i propri diritti. In definitiva è auspicabile che quella espressa nella sentenza n. 6197 resti un'affermazione di principio isolata e prontamente superata.

Fonte: Avv.Alessandro Gallucci su Il Sole 24Ore

Friday, March 4, 2011

All the essentials about insurance

There are dozens of different types of insurance, from insurance that you have to take out by law (such as car insurance), to policies that it's a good idea to have (such as contents insurance) to those that are 'nice to have' rather than necessities.

Figures from the Association of British Insurers show that, during the recession, one in four people cancelled their home insurance. While it's a good idea to make sure you're not paying for insurance you don't need, you should always think about what would happen if disaster were to strike before cancelling any insurance policies.
How does insurance work?

When you take out an insurance policy, you pay a premium to the insurance company. If you never make a claim, you never get any of the money back; instead it's pooled with the premiums of others who have taken out insurance with a particular firm.

That may not sound like a good deal, but the idea behind insurance is that everyone pays into a pot of money, knowing that only some of them will ever need to make a claim. If you have to make a claim (perhaps because your washing machine has flooded your kitchen and damaged your floor), the money comes from the pool of your and other policyholders' premiums.
How are premiums calculated?

Insurers are professional risk takers, which means they know the probability of different types of risk happening so they can calculate the premiums needed to create a fund large enough to cover likely loss payments.

Clearly, only a proportion of policyholders will make a claim in any one period. So, an insurer will take two important factors into account when calculating the premium it will charge. Firstly, how likely it is in general terms that someone will need to claim and secondly, whether the person who wants to take out the policy is a bigger or smaller risk than the 'average' policyholder.

Take three examples. In motor insurance, a young person with ahigh-powered car, or a driver with a long history of accidents will pay a higher premium than a mature and experienced driver with a car with a smaller engine who has not had an accident before.

Similarly, the owner of a fish and chip shop will pay a higher premium for his or her fire insurance than, say, the owner of an office. The risk is greater, so the premium is higher.

Someone who is young, fit and in a risk-free job will find it easier to buy life insurance and will pay lower premiums than someone who has a heart condition or is in a risky occupation.

The level of premium is also affected by the insurance company's desire to target a particular section of the market. So, if an insurer wants to encourage younger drivers to buy insurance from it, it may decide to undercut the premiums charged by some of its rivals.
Two kinds of insurance

There are two different kinds of insurance - life insurance and general insurance.

General insurance pays out:

* If a car has an accident or is stolen
* If a house catches fire or is burgled
* If a holiday has to be cancelled

Most life policies, on the other hand, pay out when an event happens, such as when someone dies.

Anyone can buy life insurance but, the amount you pay in premiums will depend on your age, your health, and the type of work you do. The younger and healthier you are, the cheaper the premiums for life insurance. But if you work in a risky job, you'll normally have to pay more for life insurance.

Most types of insurance are annual policies. That means that the amount you pay can change every year and, if you've made a claim in the previous year or your circumstances have changed, it could affect your premiums.

However, some types of insurance, such as life insurance and insurance that pays part of your income if you cannot work because you're seriously ill, are long-term contracts. That means you don't get renewed quotes every year as the premium is set when you first sign up.

If you have a joint mortgage with your husband, wife or partner, you can take out life insurance that will pay out if they die before the mortgage is paid off. However, you can't take out insurance on someone unless you'd be financially worse off if they died.
What is the excess?

With many general insurance policies, you have to pay the first part of any claim - called the excess - if something goes wrong. The level of the excess can vary widely. For a travel insurance policy, it may be £25 - £50 while for a car insurance policy it could be £100 or more.

Sometimes insurers will impose a large excess if you've already claimed for something and you're likely to do so again, such as for flood damage or subsidence(which is when a building develops cracks because the foundations have moved).
General principles

Other principles apply to all kinds of insurance:

* Insurance can provide compensation only for the actual value of property. It cannot cover the loss of sentimental value, for example.
* There must be a large number of similar risks so that the likelihood of a claim can be spread among other policyholders. It must be possible for insurers to calculate the chance of loss so that a premium can be set which matches the risk.
* Losses must not be deliberate and not inevitable. Clearly, you could not buy fire insurance for a house which was already burning nor life insurance for someone on his or her deathbed.
* Lastly, there are some risks which have financial implications so vast that they can be dealt with only by the state. These risks (mainly those arising from war or the major escape of nuclear or radioactive material) are normally not insurable.

(ArticlesBase SC #3097895)

Read more: http://www.articlesbase.com/insurance-articles/all-the-essentials-about-insurance-3097895.html#ixzz1FfhXCHBk

Online auto insurance

When comparing on line auto insurance quotes, it's smart to compare policies to see what each company's'full coverage' offer includes. When auto insurance agencies mention'full coverage' this means you'll receive full coverage within that particular company's guiding principles and policies.

If you get a auto insurance quote online and only study the premium rate and the statements made by the company, you might be in for a huge surprise when you need to make a claim. Never blindly enter into a policy agreement merely because it is called'full coverage.' A full coverage policy does not mean the company will cover any and each thing that could doubtless happen to you or your vehicle.

Every auto insurance policy has constraints and exclusions. Limitations are typically based on your car maintenance habits. If you neglect your vehicle or fail to meet certain requirements for mechanical upkeep ( like oil changes or brake upkeep ), then the company won't cover specific sorts of damage. When reading a full coverage policy and when comparing vehicle insurance quotes online, don't only read what's covered but also read over the corporation's restrictions and exclusions carefully.

Full Coverage Policies Explained

A full coverage policy will usually include the following : guilt ( coverage amount is dependent on the legal requirements in your state ), collision, complete coverage, towing, rental compensation, roadside help, coverage for uninsured and underinsured motorist, and coverage for medical payments. The policy may also include property damage and bodily injury coverage. Though all of these might be covered by two different insurance agencies, this does not imply the policies are identical. Each vehicle insurance company is different, and these sorts of coverage are offered within a company's own policy constraints and requirements.

When obtaining auto insurance quotes online for full coverage, you must take account of your driving record, the age and cost of your vehicle, your age and gender, discounts , where you live, and potentially even your credit record. Look for quotes on policies that offer all of the coverage you need within your budget. When comparing responsibility, buy more coverage than you feel you will need if possible.

Examine Policies

Before signing on the dotted line, inspect the full coverage policy scrupulously and be certain you understand all of the coverage provided as well as the agency's restrictions. Ask for a precise quote based on your private and vehicle information, and also determine a payment schedule that will work for you. There shouldn't be any unpleasant surprises!

Some online companies might supply a downloadable list of coverage types you can receive and a policy outline. Print these and keep them for your records in case there are discrepancies in your tangible policy. You will find that online auto insurance quotes for full coverage are the most costly, but full coverage also gives you the most protection for your money. Compare quotes and policies online today to save hundreds a year for this exhaustive coverage!

(ArticlesBase SC #1108249)

Ten Great Ways to Get Auto Insurance Quote

Auto Insurance has become a part and parcel of a vehicle purchase. It is now a mandate to have an insurance policy to take your car out publicly. There is an abundant increase in the number of companies offering their rates. It is becoming increasingly difficult to choose the best among the whole lot. There are a few ways mentioned below to understand the right auto insurance quote for your vehicle.

# It is important to go in for a cheap indemnity quotation, which is affordable and, which also suits your needs. People however overlook the cover that the policy holds. You tend to experience the limitations of the policy only at the time of claims. It is thus not important to just go in for the lowest quote, but also to understand the extent of cover that the policy holds

# By increasing your deductible or your excess payment, you are likely to get a good quote, as the quote is related directly to the deductible

# Insurance rates vary based on the model and the make of your car. If you own a posh sports car, you cannot expect a low quote for your vehicle. It will definitely attract higher rates

# It is always important to drive carefully and avoid accidents and speeding, more so when you need to get a quote from your company. The companies give a quote only after understanding the history of your vehicle

# Anti theft and safety devices can attract low rates, as your car is at a lower risk

# If you have an old policy running, try and close it before opting for a new cover

# You also need to renew your policy only at fixed times. The companies can help you with this information.

# If you have some other policy, like home policy already running with the company and would like to add your auto insurance with them, it can attract multi policy discounts. You are at an advantage to ask for better benefits being an existing customer.

# You have great rates published on the internet. It is the best place to surf and get the lowest rates possible

# It is always important to understand the terms and conditions before signing any document. The fine print on the document should not later pay heavily on your money outflow

Getting an auto insurance quote is not a difficult task, considering the competition thrown in the market. However, it is important to go in for the one best suited and well within your budget.
Retrieved from "http://www.articlesbase.com/insurance-articles/ten-great-ways-to-get-auto-insurance-quote-316959.html"

(ArticlesBase SC #316959)

Notary Public Applications

Notary is a public service position approved by state government officials. A notary public is empowered to administer oaths or affirmations, take acknowledgments, take proofs of deeds, and execute protests for non-payment or non-acceptance. To be precise, a licensed notary serves as a fraud deterrent.

An individual who wishes to become a licensed notary follows three basic steps - filling out an application form, paying a fee to the commissioning authority, and taking an oath of office at the county clerk?s office. There are also other methods that include taking a notary public course, passing an exam and obtaining a notary bond. In the United States, these requirements differ from state to state. In some states, notaries are appointed directly by the state legislature.

Notary public application forms are available from the county clerk office or the Department of State Treasurer. The applicant can also download the application from the state Department of Commerce website. In the form, the applicant enters his name, address and other contact information. Fields regarding residency, age, previous notary commissions held and background are filled. The notary public application includes a Bureau of Criminal Apprehension and state Department of Revenue verification. The applicant submits a nonrefundable fee along with the application.

The office of the District Attorney performs an inquiry to determine if the applicant is qualified under the law. The notary public applications received by the county clerk office are then forwarded to the county commission for sanction. Non-resident applicants need to file a sworn statement with the treasurer, stating their residence and address of the office or place of employment in the county. This affidavit must be submitted with the application form.

Applications are analyzed by the state and approved fairly quickly if all official procedure is in order. A notary may be reappointed every limited period thereafter, by making a request in the same way as needed for an original application. Notary public applications are public records. They are available to interested persons for examination and copying.

Installazione ascensore e partecipazione alle spese.


L’impianto di ascensore, ai sensi dell’art. 1117 c.c., è cosa di proprietà condominiale, salvo diversa disposizione del titolo. Ciò se la sua presenza è coeva rispetto all’edificazione dello stabile.Che cosa accade se, invece, l’assemblea decida solo successivamente per la sua installazione? Al riguardo si entra nell’ambito del tema delle così dette innovazioni e più nello specifico delle innovazioni suscettibili d’utilizzazione separata.

Per completezza va ricordare che con il termine innovazioni s’individuano non tutte le modificazioni (qualunque opus novum), sebbene le modifiche, le quali importino l’alterazione della entità sostanziale o il mutamento della originaria destinazione, in modo che le parti comuni, in seguito alle attività o alle opere innovative eseguite, presentino una diversa consistenza materiale, ovvero vengano ad essere utilizzate per fini diversi da quelli precedenti (tra le tante: Cass.,23 ottobre 1999, n. 11936; Casa., 29 ottobre 1998, n. 1389; Cass., 5 novembre 1990, n. 10602) (così Cass. 26 maggio 2006 n. 12654).

Per rispondere al meglio alla domanda che ci siamo posti in principio è utile andare per gradi.
Deliberazione delle innovazioni
Essa sarà sempre valida e obbligatoria per tutti i condomini a condizione che l’opera da eseguire non rechi pregiudizio alla stabilita o alla sicurezza del fabbricato, non ne alteri il decoro architettonico e non renda talune parti comuni dell’edificio inservibili all’uso o al godimento anche di un solo condomino (art. 1120, secondo comma,c.c.).

In questo contesto è fondamentale che la deliberazione venga adottata dalla maggioranza dei partecipanti al condominio che rappresenti almeno i due terzi del valore dell’edificio (art. 1136, quinto comma, c.c.). Può, tuttavia, accadere che la deliberazione sia troppo costosa o superflua rispetto allo stato dell’immobile.

In tal caso, è inequivoco il primo comma dell’art. 1121 c.c., qualora l’innovazione importi una spesa molto gravosa o abbia carattere voluttuario rispetto alle particolari condizioni e all’importanza dell’edificio, e consista in opere, impianti o manufatti suscettibili di utilizzazione separata, i condomini che non intendono trarne vantaggio sono esonerati da qualsiasi contributo nella spesa.
Pare chiaro che l’ascensore, in ragione dei costi e delle modalità di utilizzazione, possa essere considerato alla stregua di un’innovazione suscettibile di utilizzazione separata.

In considerazione di ciò, per dare risposta al quesito posto in principio, è possibile affermare quanto segue: l’assemblea potrà deliberare l’installazione di nuovo ascensore. Gli oneri della stessa, se in relazione alla singola fattispecie essa può essere considerata un intervento innovativo gravoso o voluttuario, saranno a carico della sola maggioranza dei condomini che l’hanno deliberata con facoltà di subentro in qualsiasi momento per gli originari contrari, nonché per i loro eredi e aventi causa.

Fonte: Avv. Alessandro Gallucci su Lavorincasa

Thursday, March 3, 2011

Riforma del condominio: manca la formazione degli iscritti al registro.


L'opportunità di una riforma della normativa codicistica sul condominio era evidenziata da moltissimi operatori del settore immobiliare. Una disciplina da completare nelle zone d'ombra almeno per recepire gli orientamenti giurisprudenziali formatisi, una disciplina nata prima della Costituzione e quindi da integrare per le finalità dell'articolo 2 (riconoscimento delle formazioni sociali) e dell'articolo 42 (funzione sociale della proprietà privata).

Tuttavia, le modalità di redazione della proposta di riforma approvata dal Senato e ora al l'esame della Camera appaiono di difficile coordinamento con la funzione di tutela degli interessi meritevoli di cui solitamente s'incarica una riforma legislativa. Da un novello "codice del condominio" i cittadini e gli operatori del settore si aspettano l'individuazione di più importanti interessi da privilegiare nella tutela fornita dalle nuove norme e non soltanto un testo di legge che recepisce, in parte, gli orientamenti giurisprudenziali.

In merito al testo approvato dal Senato il 26 gennaio, l'Anaci rileva che non garantisce i proprietari la possibilità prevista dal nuovo articolo 1117-ter di sostituire le parti comuni e modificarne le destinazioni d'uso (scelta per la quale oggi serve l'unanimità dei consensi), in quanto la maggioranza degli intervenuti che rappresentino i due terzi del valore dell'edificio (cioè 666,66 millesimi) potrebbe essere raggiunta da un numero limitato di proprietari: si pensi, ad esempio, al proprietario di un supermercato al pianterreno insieme a due o tre altri condòmini. Al riguardo, quando un solo condòmino rappresenta più della metà dei millesimi, la legislazione francese prevede l'automatica riduzione dei suoi millesimi a un numero pari alla somma dei voti espressi dai millesimi di tutti gli altri condomini.

L'Anaci ritiene inoltre superflua la nomina del rappresentante all'assemblea del supercondominio (articolo 22 del progetto di riforma), considerato che ogni condominio ha già il proprio rappresentante legale, cioè l'amministratore, che ne tutela gli interessi.

Positiva, invece, è l'indicazione del criterio di competenza per la redazione del rendiconto annuale, nella speranza di poter inserire alla Camera anche lo schema relativo al contenuto del rendiconto, appena concordato con l'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli.
La commissione Giustizia del Senato si è dimostrata sensibile a emendare il testo iniziale per esigenze di semplificazione e di maggior tutela degli utenti del servizio, affidando nuove responsabilità di grande rilievo agli amministratori condominiali. Ma il loro ruolo resta ancora subalterno nell'ambito immobiliare, nonostante la tutela di interessi pubblici rilevanti, in quanto non è stata ancora fissata alcuna modalità di iscrizione al registro previsto dal codice civile, in particolare i richiesti compiti di promozione formativa e la garanzia per la vigilanza degli iscritti, recentemente individuati per altre categorie come i promotori finanziari.

Meraviglia, infine, la possibilità di distacco dall'impianto di riscaldamento centralizzato prevista dal testo di riforma (articolo 3), nonostante i ripetuti richiami delle direttive europee per l'efficienza energetica, in quanto con il distacco si determinano potenze termiche complessivamente più rilevanti con utenti che avrebbero interessi diversificati e ricadute negative anche per l'ambiente e la sicurezza.

Fonte: Dott. Carlo Parodi Direttore Centro studi nazionale Anaci su Il Sole 24Ore

Wednesday, March 2, 2011

Insurability






Risk which can be insured by private companies typically share seven common characteristics:




1. Large number of similar exposure units: Since insurance operates through pooling resources, the majority of insurance policies are provided for individual members of large classes, allowing insurers to benefit from the law of large numbers in which predicted losses are similar to the actual losses. Exceptions include Lloyd's of London, which is famous for insuring the life or health of actors, sports figures and other famous individuals. However, all exposures will have particular differences, which may lead to different premium rates.
2. Definite loss: The loss takes place at a known time, in a known place, and from a known cause. The classic example is death of an insured person on a life insurance policy. Fire, automobile accidents, and worker injuries may all easily meet this criterion. Other types of losses may only be definite in theory. Occupational disease, for instance, may involve prolonged exposure to injurious conditions where no specific time, place or cause is identifiable. Ideally, the time, place and cause of a loss should be clear enough that a reasonable person, with sufficient information, could objectively verify all three elements.
3. Accidental loss: The event that constitutes the trigger of a claim should be fortuitous, or at least outside the control of the beneficiary of the insurance. The loss should be pure, in the sense that it results from an event for which there is only the opportunity for cost. Events that contain speculative elements, such as ordinary business risks or even purchasing a lottery ticket, are generally not considered insurable.
4. Large loss: The size of the loss must be meaningful from the perspective of the insured. Insurance premiums need to cover both the expected cost of losses, plus the cost of issuing and administering the policy, adjusting losses, and supplying the capital needed to reasonably assure that the insurer will be able to pay claims. For small losses these latter costs may be several times the size of the expected cost of losses. There is hardly any point in paying such costs unless the protection offered has real value to a buyer.
5. Affordable premium: If the likelihood of an insured event is so high, or the cost of the event so large, that the resulting premium is large relative to the amount of protection offered, it is not likely that the insurance will be purchased, even if on offer. Further, as the accounting profession formally recognizes in financial accounting standards, the premium cannot be so large that there is not a reasonable chance of a significant loss to the insurer. If there is no such chance of loss, the transaction may have the form of insurance, but not the substance. (See the U.S. Financial Accounting Standards Board standard number 113)
6. Calculable loss: There are two elements that must be at least estimable, if not formally calculable: the probability of loss, and the attendant cost. Probability of loss is generally an empirical exercise, while cost has more to do with the ability of a reasonable person in possession of a copy of the insurance policy and a proof of loss associated with a claim presented under that policy to make a reasonably definite and objective evaluation of the amount of the loss recoverable as a result of the claim.
7. Limited risk of catastrophically large losses: Insurable losses are ideally independent and non-catastrophic, meaning that the losses do not happen all at once and individual losses are not severe enough to bankrupt the insurer; insurers may prefer to limit their exposure to a loss from a single event to some small portion of their capital base. Capital constrains insurers' ability to sell earthquake insurance as well as wind insurance in hurricane zones. In the U.S., flood risk is insured by the federal government. In commercial fire insurance it is possible to find single properties whose total exposed value is well in excess of any individual insurer's capital constraint. Such properties are generally shared among several insurers, or are insured by a single insurer who syndicates the risk into the reinsurance market.

What is Insurance


In law and economics, insurance is a form of risk management primarily used to hedge against the risk of a contingent, uncertain loss. Insurance is defined as the equitable transfer of the risk of a loss, from one entity to another, in exchange for payment. An insurer is a company selling the insurance; an insured, or policyholder, is the person or entity buying the insurance policy. The insurance rate is a factor used to determine the amount to be charged for a certain amount of insurance coverage, called the premium. Risk management, the practice of appraising and controlling risk, has evolved as a discrete field of study and practice.

The transaction involves the insured assuming a guaranteed and known relatively small loss in the form of payment to the insurer in exchange for the insurer's promise to compensate (indemnify) the insured in the case of a financial (personal) loss. The insured receives a contract, called the insurance policy, which details the conditions and circumstances under which the insured will be financially compensated.

Quando scattano i nuovi millesimi.


La modifica delle tabelle millesimali ad opera dell'assemblea decorre dalla data della delibera, che la introduce. Se invece la modifica interviene in seguito a ricorso all'autorità giudiziaria, la sua decorrenza coincide con il passaggio in giudicato della sentenza.

Fonte: Avv. Germano Palmieri de Corriereconomia

Tuesday, March 1, 2011

Notary Public Online Courses

To receive a notary public license, you must fulfill a number of requirements such as filling out an application, paying a fee to the commissioning authority, taking a notary public course and passing an exam. However, these requirements vary from state to state in the US. A notary public course provides you with the training and tools needed to pass the examination on notary laws and procedures. Local colleges and universities usually offer notary public courses.

Anyone thinking about attending a notary public class but cannot find a local institution that fits into their schedule, might want to consider an online notary public institute. Online notary learning is growing in fame as a tool for a solid education. Individuals can begin and study online any time from the comfort of their houses, offices or any place with Internet access.

Notary public online courses provide the same quality of education offered by a traditional campus. It is important to make sure that the online course fulfills the particular state?s requirements for a notary license. Legitimate online schools allow candidates to talk to their qualified students for references.

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Diritto al rimborso della spesa anticipata ed affrontata per conservare la cosa comune.


Cassazione Civile, Sezione II, 8 febbraio 2011, n. 3079.
La diversa disciplina dettata dagli artt. 1110 e 1134 cod. civ. in materia di rimborso delle spese sostenute dal partecipante per la conservazione della cosa comune, rispettivamente, nella comunione e nel condominio di edifici, che condiziona il relativo diritto, in un caso, a mera trascuranza degli altri partecipanti e, nell'altro caso, al diverso e più stringente presupposto dell'urgenza, trova fondamento nella considerazione che, nella comunione, i beni comuni costituiscono l'utilità finale del diritto dei partecipanti, i quali, se non vogliono chiedere lo scioglimento, possono decidere di provvedere personalmente alla loro conservazione, mentre nel condominio i beni predetti rappresentano utilità strumentali al godimento dei beni individuali, sicchè la legge regolamenta con maggior rigore la possibilità che il singolo possa interferire nella loro amministrazione.

Ne discende che, instaurandosi il condominio sul fondamento della relazione di accessorietà tra i beni comuni e le proprietà individuali, poichè tale situazione si riscontra anche nel caso di condominio minimo, cioè di condominio composto da due soli partecipanti, la spesa autonomamente sostenuta da uno di essi è rimborsabile solo nel caso in cui abbia i requisiti dell'urgenza, ai sensi dell'art. 1134 cod. civ..

In particolare, per avere diritto al rimborso della spesa affrontata per conservare la cosa comune, il condomino deve dimostrarne l'urgenza, ai sensi dell'art. 1134 cod. civ., ossia la necessità di eseguirla senza ritardo e, quindi, senza potere avvertire tempestivamente l'amministratore o gli altri condomini. Tale accertamento di fatto compete al giudice di merito e detto giudizio è insindacabile in sede di legittimità, se adeguatamente motivato.