"No al disegno di riforma del condominio, perché svilisce la figura dell'amministratore".
È questo l'esito dell'incontro che , a Roma, ha visto insieme per la prima volta sette associazioni di categoria (Anaci,Anammi, Alac, Anaip, Amministratori professionisti Anapi, Unai) che, nel complesso, rappresentano il 90% del mercato.
Contro il disegno di legge, ora in commissione Giustizia al Senato, le maggiori associazioni hanno deciso di fare fronte comune. Per i rappresentanti delle organizzazioni, infatti, "aggrava le procedure e i costi in carico al professionista di settore, senza però riconoscerne il ruolo socio-economico".
In particolare, non prevede i requisiti formativi e professionali dell'amministratore condominiale, senza così salvaguardare gli utenti finali, cioè i condomini. In tal senso, le organizzazioni condominiali si impegnano a redigere una proposta unitaria. Inoltre, rilanciano sul testo legislativo. "Nonostante le perplessità sul disegno di legge - afferma il coordinamento costituito dai rappresentanti delle sette sigle - intendiamo ribadire la nostra disponibilità a collaborare con la commissione e con le istituzioni. La nostra iniziativa vuole essere un contributo concreto a una riforma resa ormai necessaria dall'evoluzione del mondo condominiale e dalla crescita professionale della categoria".
Fonte: Anammi