Per l'installazione del condizionatore sono necessari due apparecchi separati: un'unità esterna dove allocare il motore insieme alla ventola radiale ed uno " split " che provvede a mettere in circolo l'aria ( condizionata o meno ), distribuendola nei locali attraverso una feritoia. Un edificio condominiale può essere dotato di un impianto centralizzato di aria condizionata che dovrà essere considerato comune fino al punto di diramazione dei tubi nelle proprietà esclusive.
Per l'installazione di servizi di condizionamento d'aria e di riscaldamento condominiali, il conduttore ha diritto di voto in luogo del proprietario, ma la convocazione dell'assemblea chiamata a prendere la decisione deve essere inviata al condomino locatore che dovrà chiaramente avvisare il conduttore del relativo ordine del giorno.
Se l'unità esterna è collocata sul lastrico solare non sorgono problemi dal punto di vista del decoro architettonico dell'edificio. Premesso ciò, esistono indirizzi giurisprudenziali antitetici e contrapposti per quanto riguarda l'installazione sul muro perimetrale, perchè in alcune ipotesi l'impianto è stato comunque considerato coerente con l'uso normale dell'immobile, in altre ipotesi è stato considerato contrario al decoro architettonico del fabbricato.
In realtà l'interpretazione più corretta dovrebbe consentire l'installazione di un condizionatore d'aria, quando la facciata o il muro non sono esposti al pubblico, occorrendo invece una maggiore attenzione quando l'apparecchio esterno debba essere installato al di sopra della linea di parapetto, visibile dalla strada pubbica.
L'installazione dello " split " nella proprietà esclusiva di un condomino deve essere accompagnato anche dalla installazione del compressore esterno. L'installazione del compressore sul muro perimetrale rientra tra gli usi consentiti della cosa comune e può essere effettuata anche senza il consenso dell'assemblea, a meno che non esista un espresso divieto dettato dal regolamento condominiale.
Tuttavia, per evitare obiezioni, soprattutto quando le dimensioni dell'impianto o la collocazione potrebbero far insorgere liti, è consigliabile comunicare la notizia all'amministratore per informare l'assemblea in modo da ottenere l'approvazione.
Gli apparecchi di ultima generazione sono silenziosi e i problemi di rumore sone sempre più rari, ma bisogna ricordare che se le immissioni provenienti da un condizionatore di aria superano la normale tolleranza è possibile per i condomini danneggiati chiedere la rimozione dell'impianto.
Fonte: Dott Giuseppe Spoto su " Casa - Il Condominio " de Il Messaggero